“Il cammino incomincia e il viaggio è già finito”
(Pier Paolo Pasolini, Uccellacci e uccellini)
Ed eccoci all’ultimo post (il trentasettesimo!), con il quale vorrei fare in solitudine qualche bilancio e soprattutto i saluti.
Comincio con due elenchi. I nostri piedi hanno attraversato le città di Prato, Lucca, Pisa, San Miniato, Certaldo, Gambassi, Terme, San Gimignano, Colle Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni, Radicofani, Livorno, Bastia, Olmi-Cappella, Marsiglia, Villereal, Monflanquin, Penne d’Agenais, Pujols, Monclar, Castelmoron-sur-Lot, Clairac, Damazan, Bruch, Nerac, Barbaste, Montesquieu, Agen più altre decine di villaggi e piccoli paesi di cui non posso ricordare il nome.
Per comprendere la complessità del progetto, vale la pena nel dettaglio ricordare tutti i luoghi dove è stato scritto e pubblicato questo blog: l’ostello San Frediano di Lucca e l’ostello comunale di Radicofani, il convento San Francesco di San Miniato, l’ufficio del Comune di Gambassi, l’ufficio turismo di Olmi-Cappella, l’ufficio turismo di Penne d’Agenais, la Mediateca di Castelmoron-sur-Lot, la Salle des fetes di Montesquieu, il Camping Boschetto di Piemma di San Gimignano, il Camping Colleverde di Siena, il Bar Le Grazie di Colle Val d’Elsa, lo Starbuck’s Coffee di rue de la Republique a Marsiglia, il Cafè Le Moderne di Villereal.
E poi ancora l’Albergo Il Garibaldi di San Quirico, l’Hotel La Bastide des Oliviers di Monflanquin, il Residence Domaine d’Albret di Barbaste, il Theatre A Stazzona di Piaggiola, il Theatre du Jour di Agen, l’ufficio dell’associazione Les Baladins en Agenais di Monclar. E infine l’autobus della CAP da Agen verso Prato e casa di mia madre sempre a Prato!
Un altro dato interessante: sono oltre 2100 per adesso i post su Twitter, Vine, YouTube e Instagram con il mitico hashtag #teatrosu2piedi! E adesso permettetemi di rivolgermi direttamente ai miei compagni di viaggio:
Cari amici,
ieri notte alle 4 mentre facevo da solo il brevissimo tratto a piedi tra il Teatro Magnolfi dove ci ha lasciato l’autobus e casa di mia madre, nel quartiere dove sono cresciuto a Prato, ho immaginato cosa sarebbe successo se avessi incontrato un vecchio amico, di quelli che non vedo da anni, che magari stava portando fuori il cane.
“Dove sei stato?” Mi avrebbe sicuramente chiesto vedendomi con il trolley, lo zaino, il materassino e il sacco a pelo.
“E’ una storia lunga” gli avrei risposto. E sono sicuro che sarebbe stato appagato di intercettare la mia soddisfazione e la mia gioia nell’espressione degli occhi.
Quell’espressione, quel ghigno di felicità che avevo ieri notte mentre camminavo da solo per il quartiere La Pietà di Prato è opera vostra, e per questo vi ringrazio!
Felicità per l’attesa di un ricordo, e io sicuramente mi ricorderò del vostro entusiasmo giovanile, delle nostre canzoni e dei vostri gossip. Dei vostri rumori notturni e dei nostri risvegli mattutini. Dei silenzi e delle grida. Degli sguardi d’intesa e dei sorrisi. Mi ricorderò di tutto quello che non ho potuto scrivere nel blog e che rimarrà dentro di noi. E soprattutto mi ricorderò delle nostre marce e del vostro teatro.
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Chers amis,
la nuit dernière à 4 heures alors que j’étais seul du très courte distance à pied entre le Teatro Magnolfi où le bus nous à quitte et la maison de ma mère, dans le quartier où j’ai grandi à Prato, j’ai imaginé ce qui se passerait si je rencontrais un vieil ami, un de ceux je n’ai pas vu depuis des années, c’était peut-être faire une promenade avec le chien.
“Où étais-tu?” il aurait certainement demandé voyant avec le chariot, sac à dos, matelas et sac de couchage.
“C’est une longue histoire” je l’aurais dit. Et je suis sûr qu’il aurait été gratifié d’intercepter ma satisfaction et ma joie dans l’expression des yeux.
Cette expression, ce sourire de bonheur que j’ai eu hier soir quand je me promenais seul dans le quartier de La Pietà à Prato est votre travail, et pour cela je vous remercie!
Bonheur pour l’attente d’une mémoire, et je doute je me souviendrai de votre enthousiasme juvénile, nos chansons et vos potins. De vos bruits nocturnes et nos réveils matinales. De silence et de cris. Des regards complices et des sourires. Je me souviens de tout ce que je ne pouvais pas écrire dans le blog et qui restera en nous. Et surtout, je me souviendrai de notre promenades et de votre théâtre.
A presto, e buon cammino!
Simone
300 km
ps: continuate a seguire questo blog, novità in arrivo!