Nella notte di Radicofani

7 giugno, diciassettesimo giorno di #teatrosu2piedi
(Radicofani)

La via Francigena da Roma fino al Lago di Bolsena ricalcava sostanzialmente il tracciato dell’antica Cassia. La prima menzione di Radicofani si ha nel diario di pellegrinaggio dell’abate islandese Nikulas di Munkathvera che nel 1154 scrive: “si sale sulla montagna chiamata Clemunt; c’è un castello alla sommità di questa, chiamato Mala Mulier (Cattiva Donna) come diciamo noi, dove abita gente di pessima indole”. La montagna Clemunt è sicuramente il poggio di Radicofani.

BMGeajwCAAAmxI1.jpg_large
Da sempre era punto di sosta obbligato della via Francigena e un luogo sicuro e ben difendibile, non a caso nel Duecento fu scelto come sede dai fuoriusciti senesi e costituì poi la base per le imprese banditesche del famigerato Ghino di Tacco, “per la sua fierezza e le sue ruberie uomo assai famoso che ribellò Radicofani alla Chiesa di Roma, e in quel dimorando chiunque per le circostanti parti passava, rubare faceva a’ suoi masnadieri”. Indovinate cos’è? Ma il Decameron di Boccaccio, naturalmente!

Il teatro va riempiendosi

Il teatro va riempiendosi

Tutto torna quindi: la sera mettiamo in scena il nostro ultimo Boccaccio italiano nel teatrino del paese. Durante il giorno abbiamo modo di notare però che gli abitanti di Radicofani non sono affatto brutte persone come descritte da queste storie, bensì simpatici e accoglienti.

24575c28cfb011e29a6e22000a1fab27_7
Il paese conta circa trecento persone che ci abitano, tutti si conoscono e ognuno svolge più mansioni. C’è il Centro anziani, la scuola, la squadra di calcio e il Circolo Acli. Non moltissimo turismo, la via Francigena potrebbe diventare un veicolo per portare un flusso maggiore di gente in questo elegante e tranquillo paesino. Noi attori-viandanti veniamo accolti con simpatia: le porzioni di cibo alla mensa sono generose, una signora ci invita nel suo negozio di alimentari per farci degustare olio, pecorino e vino locali. Insieme a un’altra signora, in un altro negozio, condividiamo su Facebook l’evento teatrale della sera!11185d34cfaf11e294dc22000ae913c2_7
Il Teatro Costantini (musicista locale al servizio dello zar) è quasi colmo, il palco è strettissimo, gli attori devono scendere tra il pubblico in alcune scene. Il nostro Boccaccio + Goldoni + Pulcinella ha successo ancora una volta, a decine restano dopo lo spettacolo per farci i complimenti.764e26decfaf11e2aa6822000a9f1730_7
Ma l’ultima replica italiana di #teatrosu2piedi coincide con i primi addii: l’indomani presto infatti ci lasceranno i nostri valorosi tecnici Claudio e Enrico. Necessariamente l’ostello diventa dance hall “Radicofani 2013”, il volume si alza, i suoni del funky, del reggae e del rock diventano protagonisti, i calici si riempiono, le coppie di una notte si appartano. Fino a notte fonda. Non ce ne vorranno i nostri amici di Radicofani, ma chiediamo comunque scusa per il rumore!

ebbd36a2cfb011e2bfdf22000aa80117_7

Un pensiero su &Idquo;Nella notte di Radicofani

Scrivi una risposta a fattiditeatro Cancella risposta